Brevi riflessioni sull’arte e su i suoi bagliori
Fissai per un po’ di tempo la lancetta dei secondi fare tre giri pieni.
Confucio
io non mi credo un artista, mi credo matto anche se sarebbe meglio non sbandierarlo ai quattro venti; considerandomi tale potrebbero anche rinchiudermi in appositi barattoli colmi di formalina e tentare di conservare ancora quello spirito di sottomissione che si nasconde nei meandri piú scuri del mio essere; servo o forse anche artista
aarte--parola priva di significato di cui la societá moderna troppo spesso si colma la bocca é purtroppo quasi sempre intesa come gerarchia e spauracchio nello stesso momento; chi si crede artista si crede superiore a quella canaglia chiamata popolo. E chi lo fa con una religiosa solennitá smuove la gente con il proprio misticismo fecale come un predicatore dell’anno zero, dio é morto ma purtroppo l’artista ancora no...--
L’aarte non é nient’altro che la creazione di sensazioni in tutti gli effetti per tutti gli affetti,
comunica azione orrizontale,
per le strade, nelle vie, nelle case, nei gesti, nella quotidianeitá.
L’ arte é interazione, é movimento e non é ne inizio ne fine
Il potere della sovversione, l’astuto rovesciamento di prospettiva, l’essere fluidi come il buon vecchio sun tzu, la creazione di sensazioni mutuali, il gioco e la gioia come attivitá finalizzanti della vita mia, l’imprevedibilitá o l’ignoto come base per una costante improvvisazione, il rifiuto del ruolo con l’assunzione di tutti i ruoli,
la voglia, l’esigenza di portare avanti un messaggio positivo basato sulla gioia di vivere e sulla libertá; totale come la concepisco io, spunti per introdurre un punto di vista nuovo senza prescindere la totalitá
di cui questa specifica cosa fa parte.
Ad ognuno la scelta di approfondire i propri desideri, ognuno per conto suo o meno, con il proprio metodo e per il proprio fine; regalando, scambiando, rubando, prendendo e pretendendo il sapere che ci rende conto di essere vivi e ci spinge a comportarci come tali; esseri liberati
Inoltre è il mettere in dubbio ogni cosa che ci porta al rifiuto della veritá come una, assoluta e categorica ed é questo presa di coscienza radicalmente soggetiva che ci puó far pronunciare le seguenti parole con la piú ferrea convinzione; io non ho ragione, ne ho troppa di ragione.
Bluttanzt
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I persist with the enmity to property.
Specialy to the intellectual one.
It’s function is to erase the last vestige of intelligence and I would feel a stupid bloody cunt by defending it.
Therefore you can copy, modify and spread this images, as long as you don’t do it for commercial purpose.
Would be good if you copy this part too.
NO COPYRIGHT
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